Buon dì care amiche! E' arrivato il momento del mio mfw report! So a che ad alcune di voi della fashion week milanese non frega molto, ma accontenterò tutte prometto! Ricevo le vostre richieste e prendo nota!

Gli argomenti clou della settimana sono stati senza dubbio Gucci e quella che è diventata una delle migliori sfilate, con Alessandro di Michele che si rivela sempre piĂą interessante; Moschino e Jeremy Scott con la sua ormai pesante (per quanto mi riguarda) ricerca dello stravagante ed innovativo che poi, pare non sia piĂą così innovativo; Dolce & Gabbana nella loro fiaba moderna che ha fatto sognare un po' tutte noi e Re Giorgio con la sua eleganza e ricercatezza che conclude in grande stile (come sempre) la settimana. 


Io ho osservato attentamente e in silenzio. Ed eccola arrivata l'ora di parlare. Tristemente ho notato come ogni anno il mio report diventa sempre piĂą breve. No che io non abbia cose da dire, ma non vedo nulla di veramente valido di cui parlare. Non capisco perchè definire bello qualcosa che non lo è (questione di gusti??!..non credo). Perchè ci si ostina ad elogiare le maison anche quando fanno flop oppure semplicemente perchè parlare di moda fa figo?
Ma andiamo al dunque. In top alla lista, Gucci assieme a Dolce & Gabbana. Due collezioni dove il tocco artistico si percepisse a pelle. E dove non si ha soltanto una ricerca effetto stupore. 

Dolce & Gabbana. Quella che per me rimane la migliore di questa fashion week. Dove l'innovazione non dimentica la bellezza. Quello che piĂą amo di loro è quel menefreghismo (se così lo possiamo chiamare) quel voler star un po' fuori, un po' lontano dal resto. Un lavoro svolto sempre in maniera piĂą che eccellente il loro, senza quel troppo che nausa, tutto in un perfetto equilibrio con una nota di magia. La collezione è leggera e romantica, fatta di colori, ruches, fiori e dettagli luminosi. Una fiaba moderna, come dicevo prima, che ci trasporta in un mondo bellissimo dove siamo tutte un po' principesse, tutte un po' sognatrici. 

Gucci. A distanza di un anno dal suo debutto, Alessandro di Michele oggi ha decisamente convinto tutti. Una collezione che mi ha rapito sin dal primo attimo. Bella sia artisticamente che esteticamente parlando, perchĂ© c'è molto dentro, oltre al colore, c'è ispirazione e c'è attenzione. 

Giorgio Armani. Una collezione dal gusto raffinato, dove il velluto nero diventa protagonista. Tessuti importanti, linee sobrie. Tailleur, pantaloni dal taglio sartoriale, leggere camice e abiti da sera arricchiti da trasparenze e dettagli. Non mancava qualche accenno alle stampe floreali.

Emporio Armani. Una collezione totalmente diversa, invece, quella di Emprio Armani. Con un mood giovanile e molto pop. Giochi di colore e figure geometriche. Le linee, però, anche qui rimangono pulite. Non a caso, è Re Giorgio. 

Elisabetta Franchi. Una delle mie collezioni preferite in assoluto. Colorata, allegra, ma destramente femminile e chic! (rileggi il post Elisabetta Franchi A/I 2016/17 ) 

Ermanno Scervino. Una collezione estramente femminile ed elegante. Gli abiti sensuali in pizzo affiancano giacche doppiopetto e pantaloni slim. Le lunghezze sono midi, mentre il punto vita viene enfatizzato.


Blugirl Non è un segreto per nessuno, lo stile di Anna Molinari è da sempre tra i miei preferiti. Romantico e delicato, ma trendy al tempo stesso. Ancora una volta la stilista punta sulla femminilitĂ  (in entrambi collezioni), attraverso i fiori e la morbidezza sia dei colori che dei tessuti. 

Blumarine. Anche qui regna la femminilitĂ . Abiti che giocano con le trasparenze e le stampe. Un mix & match dal perfetto equilibrio. Anche se a dir la veritĂ  mi aspettavo qualcosa in piĂą. 

Fendi. Gioca con i contrasti Karl Lagerfeld che porta in passerella una collezione fatta di onde, colori e ruches. Indiscussa protagonista la pelliccia. Il colore scuro domina, ma si fa illuminare dai dettagli colorati e le stampe floreali. 

Alberta Ferretti. Sempre molto femminile la donna di Alberta Ferretti, seta, raso, pizzo, organza e chiffon danno vita ad abiti avvolgenti e sensuali che fanno da contrasto a pesanti cappotti e pellicce. Tuttavia ho apprezzato di piĂą la collezione dell'anno precedente. 

Richmond, un mood metropolitano che disegna una donna grintosa e strong, ma altrettanto sensuale.

Infine Francesco Scognamiglio. Tessuti preziosi quasi impalpabili, ricami e dettagli per uno stile al massimo della sensualitĂ  (talvolta troppo).